|
|
| 24 gennaio 1943 - 24 gennaio 2023
80 anni fa si chiudeva la Conferenza di Casablanca, durata 10 giorni. Roosevelt, Churchill e De Gaulle concordano sul prosieguo della guerra e decidono per l'invasione dell'Italia, in Sicilia. La conferenza si svolse nella massima segretezza, a Casablanca in Marocco, tanto colse totalmente di sorpresa la stampa, convocata per la lettura del comunicato stampa finale I giornalisti furono stupefatti nel trovarsi di fronte quasi tutti i massimi esponenti delle potenze alleate. Infatti oltre Roosevelt e Churchill c'erano i massimi esponenti militari: per i britannici: Gen. Harold Alexander, amm. Sir Dudley Pound, gen. Hastings Lionel Ismay, Amm. Lord Louis Mountbatten; e per gli USA: Gen. Dwight Eisenhower, consigliere del Presidente Harry Hopkins, amm. E. J. King, gen. George Marshall. La conferenza, durante la quale sorsero forti contrasti tra i generali statunitensi e britannici riguardo alle priorità strategiche della guerra contro l'Asse, fu caratterizzata soprattutto dalla dichiarazione di Roosevelt sulla "resa incondizionata" che sarebbe stata imposta alle potenze nemiche e dalle decisioni operative prese riguardo alla guerra nel Mediterraneo e al programma di bombardamenti strategici. Nel teatro di guerra del Pacifico e in Estremo Oriente si sarebbe dovuto continuare ad esercitare la massima pressione bellica sul Giappone, fino ad un attacco finale risolutivo, da condursi appena fosse stata sconfitta la Germania. Il primo sforzo da compiere sarebbe stato la riconquista della Birmania e, in sottordine, la conquista delle isole Marshall e delle Isole Caroline.
|
| |