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| Eccovi alcuni miei (piccoli) aforismi Innanzitutto una piccola precisazione terminologica (in gran parte ricavata da Wiki): Viene comunemente detto aforisma (dal greco aphorismós, definizione) una breve definizione, di solito una sola frase, che condensa un principio specifico o un più generale sapere morale, teologico o filosofico. Esemplari sono quelli degli antichi romani. Karl Kraus diceva che "L'aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezza." Ma la definizione di Giovanni Papini è quella che mi piace di più: "Aforisma: una verità detta in poche parole - epperò detta in modo da stupire più di una menzogna" NB. non sono così presuntuosa da pretendere di essere assolutamente originale: è ovvio che alcune frasi lette o ascoltate, frullandosi nel mio cervellino, si sono presentate a me come "nuove", ma magari sono vecchie come il cucco. Ed eccovi alcuni dei mie sudati pensieri: °°°°°°° Quando un uomo si accorge di essere stato brillante si eccita, e a causa della stessa eccitazione diventa spesso miseramente stupido.
Quando si parte da una ipotesi sbagliata, la cosa migliore che possa accadere è di essere immediatamente sconfessati da un altro ricercatore. Altrimenti ci si imbottiglierà in una lunga e dolorosissima ricerca inconcludente.
Non è l'ignorante che rovina il mondo, ma chi crede di possedere la verità, che non è mai tutta di qualcuno.
Il maschio è rancoroso con chi gli ha sottratto una costola, la donna è indispettita perché ne voleva almeno due.
Se quando ci siamo sbagliati ci fossimo pentiti per intero, invece che a metà, saremmo arrivati molto prima della saggia vecchiaia a riconoscere il giusto dall'ingiusto.
°°°°°°°°°°°°°° ciao
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